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VIABILITA': SEMAFORI, MA... |
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Il dibattito continua... |
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15/07/ 2010
Egregio assessore,
come sindaci del Meratese prendiamo atto con soddisfazione della condivisione da parte della Provincia delle priorità individuate dai Comuni per gli interventi sulla viabilità e segnatamente - Innesto della Tangenziale Est - Incrocio di Cernusco-Merate - Tangenziale dì Verderio
Naturalmente sappiamo che esistono altre criticità da affrontare (nuova viabilità Osnago-Ronco, scavalcamento della ferrovia in località Serranovella, riqualificazione dell’incrocio semaforico S.Giuseppe a Robbiate, riqualificazione SP342 Bergamo-Como) tuttavia è necessario essere realistici e puntare nel breve-medio periodo almeno a reperire le risorse per questi primi interventi. E necessario lavorare concordemente a tal fine, attivando tutte le reti di relazioni istituzionali possibili a vantaggio dei cittadini del nostro territorio. E’ importante aver definito le priorità anche al fine di destinare le risorse possibili nei prossimi Piani delle Opere Pubbliche della Provincia almeno a questi interventi.
Data la necessità di coinvolgere la provincia limitrofa di Monza per la realizzazione di alcune opere, La invitiamo a contattare in tal senso il Suo collega assessore con delega alla Viabilità per Monza Brianza e ci dichiariamo disponibili da subito ad un incontro per esaminare le due opere che necessariamente chiamano in causa entrambe le province: l’innesto della Tangenziale Est e la nuova viabilità Osnago-Ronco. Per quanto concerne quest’ultima senza una regia delle province c’è il fondato rischio che ogni Comune interessato proceda con iniziative isolate, che potrebbero anche generare effetti non gestiti sulla viabilità complessiva.
Prendiamo atto con interesse della Sua proposta di iniziare un percorso per definire l’ipotesi di una nuova viabilità dalla Tangenziale Est verso Lecco: si tratta di un lavoro di lunga lena, è apprezzabile che Lei si sia posto il compito di aprire il tavolo di lavoro di un progetto che necessariamente richiederà anni prima di vedere la realizzazione pratica degli interventi.
Con grande franchezza Lei ci ha illustrato l’impossibilità di trovare un accordo tra i Comuni di Merate e Cernusco per la definizione complessiva degli interventi sull’incrocio tra SP342dir e SP54, in particolare per quanto concerne la cosiddetta “bretellina”: in assenza di tale accordo la Provincia intende trasferire le risorse inutilizzate ad altra opere sul territorio meratese. Pensiamo che tale soluzione – comprensibile sotto il profilo di utilizzare prontamente le risorse disponibili – rappresenti tuttavia una sconfitta per la capacità di mediazione e coordinamento della Provincia e una dichiarazione di incapacità delle Amministrazioni Comunali a risolvere problemi che vadano oltre il proprio confine. Rinunciare ad un progetto approvato e per il quale sono state da tempo stanziate le risorse necessarie alla sua realizzazione non è un segnale confortante per i cittadini che abbiamo la responsabilità di amministrare.
L’incrocio in oggetto non è un problema esclusivo di Cernusco e di Merate, ma lo è dell’intero territorio meratese che deve poter esprimere un parere decisivo in merito. Proponiamo quindi che si formalizzino in tempi stretti gli obiettivi di miglioramento attesi per la sistemazione dell’incrocio – che devono necessariamente scaturire da una disamina tecnica del problema - e si proceda speditamente alla sistemazione dello stesso. Al termine dell’intervento – dando tempo al massimo sei mesi per le necessarie verifiche - se gli obiettivi saranno raggiunti si potrà trasferire la somma destinata alla “bretellina” ad altro intervento, in caso contrario si procederà alla realizzazione della stessa senza altre discussioni. Inoltre ogni risorsa risparmiata per l’intervento sull’incrocio andrebbe destinata alla riqualificazione della viabilità di via Bergamo come naturale proseguimento dell’intervento in accordo con il Comune di Merate: si tratta di una viabilità comunale che di fatto assolve ad una funzione sovracomunale. Riteniamo infine che l’intervento di cui sopra debba essere accompagnato nel corso della sua realizzazione da un impegno per reperire le risorse per il naturale intervento successivo, il potenziamento dell’incrocio di San Giuseppe a Robbiate: non sarà probabilmente possibile per carenza di risorse realizzare i due interventi contemporaneamente, ma certamente andrebbero programmati in sequenza nel Piano delle Opere Pubbliche. ![]() - La replica di Sergio Bagnato attraverso il sito comunale 16/07/2010 |
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PROGRAMMI ELETTORALI 2006 SUL TEMA VIABILITA': INSIEME PER CERNUSCO DEMOCRAZIA CERNUSCHESE | |
SINDACO SERGIO BAGNATO
8 Giugno 2010 Lettera
all'Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici Stefano
Simonetti ed al Sindaco di Merate Andrea Robbiani
riportante la posizione definitiva ed ufficiale di Cernusco
Lombardone, condivisa anche dalle minoranze consiliari, sul
tema della sistemazione dell'incrocio semaforico tra la SP
54 e la SR 342/DIR. Il sindaco |
RENATA VALAGUSSA in RAIMONDO
7 giugno 2010 Il programma della Provincia di Lecco, rinnovata lo scorso anno, prevede la prosecuzione della tangenziale da Usmate a Lecco e, a mio avviso, è una scelta lungimirante e qualificante. Chi ha stilato il programma della Provincia sapeva che qualunque altra soluzione si fosse fatta per la viabilità della Brianza Lecchese, senza realizzare la prosecuzione della tangenziale Usmate-Lecco, sarebbe stato un provvedimento tampone un modo per rinviare il problema: nel giro di pochi anni si sarà di nuovo daccapo. L’unica scelta radicale, per dare soluzione al problema principale dei cittadini (la viabilità), è realizzare la prosecuzione della Usmate - Lecco, con tratti anche interrati. Per questo chiedo all’Assessore Simonetti di destinare i 2 milioni di euro per progettare la viabilità del futuro della Brianza lecchese. Senza questo progetto i soldi per la realizzazione dell’opera non si troveranno mai. La Bergamo Calolzio è l’ennesima prova che se si hanno dei progetti poi i fondi si trovano. E la prosecuzione della tangenziale è indispensabile per la salvaguardia sanitaria, ambientale del nostro territorio. Il problema va affrontato in modo sovra comunale, perché altrimenti si rischia di spostare il traffico da un Comune all’ altro, da un incrocio ad un altro. Quindi in attesa di un intervento radicale, che richiede tempi più lunghi, quella dei semafori MOVA è la soluzione che consente di spendere anche in modo più razionale i soldi pubblici. Renata Valagussa in Raimondo Capogruppo di Democrazia Cernuschese
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Maggio 2010 «Come ho già comunicato all'assessore Stefano Simonetti il progetto dovrà essere esaminato con calma in modo che la risposta che verrà fornita comunque entro 3 settimane possa essere il più possibile circostanziata. Senza voler anticipare nulla desidero solo ricordare che esistono pareri qualificati che dicono che le rotonde, comunque sia conformate, peggiorano la situazione se non viene realizzato il progetto completo che prevede la bretellina. Quindi occorre valutare se il nuovo disegno planimetrico corredato dalle note dell'Ing. Valsecchi consente il miglioramento necessario anche senza la realizzazione immediata della bretellina. Posso anticipare che sul punto le perplessità sono molte. In ogni caso credo che a priori non si possa escludere alcuna soluzione alternativa se consente di raggiungere l'obiettivo della maggiore fluidità del traffico unito all'altro, irrinunciabile, degli attraversamenti pedonali in condizioni di sicurezza almeno equivalenti a quelle garantite dalla situazione esistente. Sull'argomento non vorrei ritornare prima di essere in condizione di fornire la risposta attesa dall'assessore Simonetti». |
Maggio 2010 «Da sempre noi di DC sosteniamo che se non si alleggerisce il n° di veicoli che transitano per l’incrocio di Cernusco Lombardone la situazione viabilistica non potrà migliorare. La nostra posizione è sempre stata di fare prima la bretella poi eventualmente le rotonde. Meglio se si pensa all'interramento. Ma in attesa dell’interramento prima la bretella, senza la quale la soluzione con le due rotonde proposta, porterebbe ad un minor smaltimento di traffico rispetto allo stato attuale. La funzione della bretella è di spostare più di 13000 veicoli dall’incrocio di Cernusco. Il progetto presentato dalla Provincia non tiene conto di questo elemento e lascia aperto il problema sicurezza per l’attraversamento pedonale. Inoltre il progetto prevede per realizzare la doppia attestazione su tutte le direttrici di traffico principali, il coinvolgimento delle proprietà circostanti per reperire più spazio. Chi volesse realizzare le rotonde a tutti i costi, dovrà assumersi la responsabilità di ciò che fa. Chiedo provocatoriamente a chi ritiene che questo progetto sia migliorativo rispetto alla situazione attuale nelle ore diurne ( progetto che costerà circa 1000000 di euro pubblici), se sia disposto ad assumersi la responsabilità di pagare di tasca propria l’intervento nel caso non raggiunga l’effetto auspicato. Ritengo molto importante che i cittadini abbiano la possibilità di visionare il progetto predisposto dalla Provincia ed esprimere il proprio parere. E chiedo che l’Amministrazione organizzi momenti informativi su questo tema con le tavole del progetto per illustrarlo e raccogliere osservazioni». |
PAOLO STRINA
sindaco di Osnago «Ho
letto sulla stampa locale che la Provincia ha consegnato ai
Comuni di Cernusco e Merate un nuovo progetto di
riqualificazione dell'incrocio semaforico di Cernusco. Tale
progetto non contempla più la realizzazione della bretella
che avrebbe dovuto alleggerire l'incrocio e già prevista
come ipotesi progettuale negli studi di Polinomia condivisi
tra Comuni e Provincia. Fermo restando il fatto che la
decisione spetta ai Comuni coinvolti non posso esimermi dal
sollecitare gli enti coinvolti a trovare una soluzione in
tempi brevi, visto che la vicenda relativa a questo incrocio
si trascina da troppo tempo. |
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GIOVANNI CEREDA
Var pussé la pratega che la gramatega.
Questo è quello che dice un vecchio proverbio
Brianzolo/Milanese.
Non so se questo proverbio sia sempre vero ma credo
che alcune volte lo sia. Recentemente abbiamo
visto a “Striscia la notizia” la disavventura di un
Meratese che è stato svergognato alla stregua
dei peggiori truffatori che questo programma,
giornalmente fortunatamente ci svela. Non conosco
questa persona ma considerando le lettere arrivate
in redazione sembrerebbe essere una persona che si
e’ sempre e solo presentata come
massaggiatore, senza spillare le cifre dei veri
truffatori che vediamo appunto in questo programma.
Spesso queste persone, sarà per un effetto placebo
sarà per altri motivi, riescono comunque ad ottenere
risultati che medici e laureati non hanno e questo
grazie ad una esperienza tramandatagli da altri o
che giornalmente loro si costruiscono. Io stesso ho
risolto con soluzioni impensabili problemi fisici
che dottori spesso presenti su canali televisivi
nazionali anni fa, neanche lontanamente mi avevano
prospettato.
Con ciò non voglio demonizzare nessuno. Questo però
forse significa che anche l’ esperienza se ben
gestita ha la sua importanza, e che se una persona
si presenta realmente per ciò che e’, per ciò
che conosce e senza inganni, da’ almeno una
alternativa’ da scegliere in tutta libertà e
tranquillità.. Quanto conti questa esperienza
pratica ho potuto vederlo nel settore industriale,
nel settore artigianale e sportivo e altri.
Collegandolo però, ad argomenti urbanistici del
nostro territorio, evidenzierei il fatto che
dopo 16/17 anni si torna a considerare una
soluzione urbanistica che qualcuno, usando
esperienza pratica aveva proposto già nel 93/94, ed
e’ quella relativa alle ormai famose rotonde a
Cernusco. Se questa soluzione sarà, spero,
finalmente applicata (anche coi piccoli
problemi che si trascinerà) forse ci si renderà
conto che per anni abbiamo fatto code per
migliaia di ore, che ci hanno procurato la
dispersione nell’ aria di chissà quanti litri
di benzina e gasolio, perdite di tempo di giorno e
soprattutto di notte per stare fermi 1/2/3/ minuti
davanti ad un semaforo dove non transitavano auto
da nessun’ altra direzione. Di ciò chi dovremmo
ringraziare? Credo quei tecnici che forti della
gramatega
laureati e non, che non solo non hanno avuto la
capacità di progettare qualcosa di nuovo, ma
soprattutto non hanno saputo valutare e sfruttare l’
esperienza che altri già avevano applicato. Ciò
porta a pensare che converrebbe, quando si cercano
nuove soluzioni, fare concorrere alla proposta
di nuove idee, cittadini “normali”, che sui vari
argomenti potrebbero avere conoscenze e/o idee
utili.
Idee che alla fine converrebbero a tutti e che
sarebbe bene anche ricompensare, visto cheper i
tecnici, sopra citat, ci sono quasi sempre lauti
guadagni non subordinati ai reali risultati del
lavoro svolto e con idee che spesso prendono spunto
proprio da proposte di cittadini. Di idee da trovare
per il nostro territorio ce ne sarebbero a partire
proprio da Cernusco(rotonde e Consorzio) al ponte di
Paderno. Direi quindi di tenere presente il
proverbio di partenza.
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Ora però, forse, tutto questo ha un senso. Non possiamo non segnalare, infatti, che la Provincia di Lecco, amministrata da una Giunta di Sinistra, è riuscita a realizzare in pochi anni circa 20 rotonde nel solo tratto tra Cernusco Lombardone e Lecco, recando, a volte, disagi agli automobilisti che si recano nel capoluogo e facendo salire il tempo di percorrenza di tale distanza a circa un’ora.
E’ nato in questi giorni, addirittura, un’altro progetto dell’Amministrazione Provinciale per costruire a Cernusco Lombardone due rotonde nello spazio di 50 metri l’una dall’altra. Se consideriamo che in quel tratto transitano circa 50.000 automezzi, per i pedoni che dovrebbero attraversare la statale per andare in centro paese sarebbe un pericolo costante.
Come ho già potuto riferire in un Consiglio Comunale informale, io propongo che l’Amministrazione Comunale tenga in considerazione il traffico interno e non solo quello esterno, e sarei anche totalmente d’accordo con coloro che sostengono di intervenire su larga scala ascoltando tutti i Sindaci interessati. Sono anche convinto che si debba dialogare con il Sindaco di Merate affinché si possa realizzare la cosi detta “bretellina”, che senz’altro potrà smaltire una buona quantità di traffico, alleggerendo l’incrocio di Cernusco Lombardone. Sostengo, inoltre, che la Provincia si debba assumere tutti gli oneri per potenziare i semafori con sistemi più innovativi (visto che ha già stanziato i fondi per le rotonde e la bretellina), senza che l’Amministrazione Comunale sia coinvolta nella spesa. Questo Comune, infatti, ha già abbondantemente dato quando si è trattato di realizzare il sistema semaforico, ancor più se pensiamo che questo incrocio è usufruito dai Comuni limitrofi. Sono davvero amareggiato per le opinioni dell’Assessore Comunale (Sinistra Radicale), che ancora oggi è contrario alla realizzazione di strade nuove, specialmente dell’utile bretellina. A lui vorrei segnalare che molte macchine ferme in coda su un’unica strada producono effettivamente più inquinamento del traffico scorrevole diviso su 2 arterie.
Quando ero in maggioranza, ho sempre sostenuto che l’incrocio di Cernusco fosse problematico: ecco perché a suo tempo era stato dato incarico all’Ing. Rinelli del Politecnico di Milano di studiare il problema e le alternative possibili (rotonda o semaforo). Alla fine di tale studio, si era optato per il semaforo proprio perché dava maggiore sicurezza ai pedoni. Chi ci criticava allora (la minoranza di sinistra), oggi, a distanza di 10 anni dalla realizzazione del semaforo, sostiene, cambiando - come è naturale che sia - idea, che il semaforo sia la soluzione più efficiente. Anche in questo caso, e per l’ennesima volta, l’attuale Amministrazione, che anni fa abbondava in giudizi di incapacità verso gli amministratori precedenti, dimostra di avere le idee poco chiare, tanto sul presente quanto sul passato. Del futuro meglio non dire, sperando nelle prossime elezioni locali. Sono quindi convinto, come lo ero 15 anni fa, che l’unica vera soluzione possibile sia l’interramento dell’ex statale 342 e mi piacerebbe che il Sindaco Bagnato (che comunque è a fine mandato) si desse una mossa per effettuare tutte le richieste agli Enti sovra comunali. Affinché uno sviluppo migliore si realizzi ci vuole pazienza e ci si deve solo realmente credere. Mi permetto, infine, di dare un consiglio a questa inefficiente Amministrazione: cercate di dialogare maggiormente con la minoranza e non di coinvolgerla solamente nei momenti di estrema difficoltà. Le idee e le capacità, anche se si perdono le elezioni, non vengono mai meno, mentre invece il famoso “palazzo di vetro” da voi tanto decantato alla fine non si è visto. Io lotto, discuto, propongo, e lo farò sempre, per il bene del mio paese». |