|
|
|
Riceviamo e pubblichiamo questo intervento (inviato a tutte le testate giornalistiche locali) di Renata Valagussa Raimondo (sotto a destra nella foto) in merito alle dimissioni di Salvatore Krassowski, rese note lo scorso 8 agosto (a sinistra nella foto). Con l'occasione la redazione tiene a precisare che finora non ha scritto nulla a riguardo, non per negligenza, bensì poichè non ci è pervenuta nessuna lettera né commento da parte della lista civica né da parte del vicesindaco e assessore al Bilancio dimissionario. Ringraziamo quindi, oltre i cittadini, con le numerose segnalazioni, chi tra i politici locali ci considera, ricordando che siamo sempre a disposizione, tramite questa pagina, a pubblicare commenti e ulteriori delucidazioni a riguardo. RENATA VALAGUSSA: «DISGUSTATA DA QUESTI "GIRI DI WALZER"» Non è mia abitudine occuparmi delle questioni interne ad altre forze politiche locali, ma non posso restare indifferente di fronte alle dimissioni del vicesindaco Salvatore Krassowski e ai rischi che queste dimissioni potrebbero comportare per il nostro paese. Il primo rischio riguarda l'acqua pubblica: è nota la posizione unitaria assunta dall'intero Consiglio comunale di Cernusco a favore della proposta di Merate e contro l'affidamento del servizio a Lario Reti Holding. Krassowski ha avuto in questa scelta un ruolo fondamentale e si è sempre dimostrato un interlocutore competente e affidabile. La sua sostituzione potrebbe rimettere in discussione una scelta certamente non gradita dal PD provinciale. Un secondo e ben più grave rischio è quello relativo alla proposta – prima avanzata e poi ritirata dall'Amministrazione comunale di Cernusco – di fondere Cernusco con Osnago e Lomagna. Su questo punto il vicesindaco Krassowski aveva espresso molte perplessità sul metodo poco partecipativo utilizzato. Una vittoria di Insieme per Cernusco senza Krassowski l'anno prossimo vorrebbe dire la fine di Cernusco come entità autonoma e fusione certa. E' davvero sorprendente che mi sia trovata spesso più in sintonia col vice-sindaco che con il sindaco De Capitani. Anche nell'ultimo Consiglio comunale quando il sindaco – a proposito del progetto Consorzio - ha respinto ogni possibilità di dialogo con le minoranze ci è parso di cogliere nel vice-sindaco un qualche disagio quando ha chiesto una interruzione del Consiglio per una verifica di maggioranza. Chi non era a disagio era Giovanni Zardoni che - dopo essersi visto respingere le proposte che insieme avevamo condiviso - ha deciso di votare comunque a favore. Ieri (mercoledì 19/08 ndr) ho letto sui giornali che da tempo frequentava le riunioni di Insieme per Cernusco e – mentre condivideva con il nostro gruppo le critiche da fare e le cose da chiedere – aveva già convenuto il suo voto a favore. E così la storia si ripete. Cinque anni fa la il PD di Cernusco disse no a Giovanni Zardoni che aspirava a fare il Sindaco. Ora dice di no a Krassowski, che ugualmente aspira a fare il sindaco, e riapre la porta a Zardoni. A me questi “giri di valzer” non sembrano seri. Due cose per me sono certe: se Democrazia Cernuschese vincerà le prossime elezioni non ci sarà la fusione con Osnago e Zardoni non sarà il rappresentante di Cernusco al Parco del Curone. Cernusco L. 20/08/2015 Renata Valagussa LA REPLICA STIZZITA DI ZARDONI «QUANTE INESATTEZZE! NON MI CANDIDERO' ALLE PROSSIME ELEZIONI» Non mi meraviglia
l'attacco gratuito e fuori bersaglio di Renata Valagussa
Raimondo alla mia persona, ma visto che comunica notizie
sbagliate mi trovo costretto a replicare.
Giovanni Zardoni DICHIARAZIONE DI VOTO PUNTO 4) ODG DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 LUGLIO 2015
Premesso che tutte le parti hanno espresso soddisfazione per l’impianto progettuale agli atti, il presente intervento sul PII del Consorzio Agrario sottolineerà i seguenti aspetti:
A) aspetti procedurali; B) aspetti urbanistici; C) aspetti progettuali;
A) aspetti procedurali Il parere legale allegato alla relazione tecnica valuta che tale PII, nonostante apporti una suddivisione dell’AR4 in due sub ambiti e modifichi sostanzialmente le proporzioni relative alle destinazioni d’uso delle SLP, sia conforme al PGT. In sede di controdeduzioni al PGT si era invece detto che l’aumento di superficie commerciale non era compatibile con gli obiettivi di Piano. Si ritiene pertanto che la strada maestra che andava seguita, viste le mutate condizioni economiche e le mutate destinazioni d’uso del comparto, doveva essere quella della variante al PGT. Con tale variante si sarebbe potuto accorpare l’ipotizzato AR4.2 all’AT1 e si potrebbe inserire, per gli scopi di cui al punto B), una porzione dei fabbricati contigui al comparto all’interno del medesimo AR4, come meglio precisato al punto B). In particolare preoccupa l’aumento della SLP commerciale prevista con tra l’altro l’inserimento di uno spazio commerciale avente addirittura una SLP di mq. 1.450 (che nella precedente ipotesi era la superficie commerciale complessiva di tutto il comparto). Inoltre sicuramente carente nella procedura è stato il parere non reso dalle Consulte Comunali. In occasioni di nuove fattispecie urbanistiche analoghe si richiede che il coinvolgimento dei consiglieri e delle consulte avvenga in tempi e modi che nei quali sia ancora possibile intervenire sui contenuti. B) aspetti urbanistici Oltre a quanto evidenziato al punto A), è evidente che il punto debole di tutta la condivisibile riqualificazione del comparto sia l’accesso viabilistico al medesimo, prevista direttamente dalla Strada Provinciale 342 Dir. Il Comune di Cernusco, a causa della sua pericolosità, ha recentemente chiuso un’uscita dalla limitrofa area commerciale di Via Spluga sulla SP 342 Dir ed ora andrebbe ad autorizzare non solo una nuova uscita ma addirittura una possibilità di accesso, in posizione ancora più critica e più vicina all’incrocio semaforico. E’ evidente che tutto il quadro avrebbe potuto essere facilitato inserendo nell’AR 4 (previo accordi con la proprietà) il fabbricato commerciale attiguo (sede del negozio di arredobagno e di un noto locale pubblico) allo scopo di: - rendere fattibile (intervenendo eventualmente sullo standard qualitativo) una permuta immobiliare di pari valore tra una nuova superficie commerciale all’interno dell’AR4 nella quale trasferire l’arredobagno e la porzione di fabbricato attualmente occupato da tale esposizione; - demolire il fabbricato che ospita l’arredobagno fino al confine con l’esercizio pubblico esistente con un duplice scopo: 1) miglioramento e valorizzazione della percezione visiva della parte di consorzio ristrutturato vincolata dalla Soprintendenza; 2) prolungamento della strada di arroccamento già esistente in fregio alla SP 342 Dir allo scopo di consentire un accesso sicuro al comparto del Consorzio.
C) aspetti progettuali Si esprime soddisfazione e parere favorevole per le soluzioni progettuali proposte, sia per il restauro che per la nuova edificazione. Si richiede però che venga valutato un frazionamento dell’area commerciale avente una superficie di mq. 1.450 in superfici più piccole ed il mantenimento della destinazione non alimentare, richiedendo inoltre che gli interventi proposti raggiungano un ottimale risultato di efficienza energetica, allo stato attuale demandato alla libera scelta dell’operatore.
Nonostante quanto sopra espresso, ritenendo prioritaria la riqualificazione del comparto e ribadendo le criticità sopra esposte ed il fatto che tutta la vicenda si sarebbe potuta gestire con modalità migliori, il gruppo Civicamente – Cittadini per Cernusco esprime voto favorevole al PII presentato, riservandosi di presentare eventuali ulteriori osservazioni prima della approvazione definitiva.
Cernusco Lombardone, 30 luglio 2015
|