CERNUSCO 80ESIMO GRUPPO ALPINI

I BAMBINI DELL'ASILO EMOZIONANO, MAGNI RISVEGLIA I CITTADINI

 

di Dario Vanoli

 

Domenica 11 giugno il gruppo Alpini di Cernusco L.ne ha festeggiato gli ottant'anni di fondazione; per l'occasione è stata organizzata una sfilata con partenza dal monumento degli Alpini per poi sfilare lungo le vie degli Alpini, San Marco e Monza per arrivare in chiesa.

Presenti all'adunata il capogruppo Mario Gargantini e tutti i soci, i capigruppo delle penne nere della Provincia di Lecco, il presidente degli Alpini della sezione di Lecco Marco Magni, il sindaco Giovanna De Capitani e le autorità locali; a sostenere il gruppo qualche sparuto gruppo di cittadini qua e là lungo le vie e le case addobbate con il tricolore.

Sono stati i bambini della scuola dell'infanzia Ancarani a organizzare una sorpresa con dei palloncini e il taglio del nastro lungo la via. Al capogruppo Gargantini l'onore del taglio tra gli applausi dei bambini sorridenti. Un momento che ha visto l'entusiasmo dei più piccoli e l'emozione dei presenti.

Olga Lavelli Formenti, 95 anni, con il figlio Mario Carlo, alpino, mamma anche di Marco e Eugenio anche loro penne nere cernuschesi

Prima della Messa tutti gli alpini si sono posizionati sul piazzale per poi entrare in chiesa e prendere parte alla celebrazione, presieduta da padre Sandro Nava che ha festeggiato i 40 anni di sacerdozio prima della ripartenza in Tanzania.

«Anche se il gruppo vive la fatica, deve comunque vivere nella gioia, il vostro cuore deve crescere sempre» sono state le parole del parroco don Alfredo Maggioni a inizio Messa.

«Il mio augurio è che diventiate segno e testimonianza di pace e di unità nella comunità - ha detto padre Sandro al termine dell'omelia - Così come già lo siete in terra di guerra con il vostro prezioso aiuto».

Al termine della liturgia è stata letta la preghiera dell'alpino ed è stata scattata la foto di gruppo, per poi dirigersi al monumento dei caduti per i discorsi delle autorità. Un bellissimo colpo d'occhio attorno al monumento con gli alpini presenti disposti in maniera ordinata.

«Ringrazio tutti coloro che mi hanno preceduto in questi 80 anni - ha esordito il capogruppo Mario Gargantini - Tutte le autorità e le associazioni presenti. Riassumere questi ottant'anni non è facile, ma sicuramente so dirvi quello che faremo nei prossimi 80 nel segno dell'amicizia, fare memoria ai più giovani, dare loro l'esempio, speranza e futuro. Il nostro motto è  e rimane di ricordare i morti per aiutare i vivi».

Pinuccia Biella alla finestra della propria abitazione, dove è stato allestito lo striscione

«Il mio è un sincero ringraziamento al gruppo degli Alpini che sin dal primo anno d'insediamento mi ha invitato a partecipare alle adunate nazionali grazie alle quali ci siamo conosciuti - ha aggiunto il primo cittadino cernuschese - Ho avuto modo di apprezzare la premura e l'entusiasmo con cui hanno operato per il bene del nostro paese o di realtà in situazioni di emergenza e pericolo. Mi piace osservarli quando sono tra loro in compagnia, tra chiacchiere, ricordi e risate e sono orgogliosa per quello che hanno svolto sul territorio e come hanno organizzato questa giornata, addobbando il paese con cura e dedizione. Grazie di cuore per la vera solidarietà che fate - ha concluso il borgomastro - la montagna più che dividere i confini, aiuta gli uomini a vivere insieme».

Incisive, a braccio  che hanno ricevuto il gradimento del pubblico presente, le parole di Marco Magni della sezione Lecco Alpini.

«La mia presenza non è di circostanza, ma per dire ancora una volta agli Alpini di Cernusco grazie - ha esordito  Magni - Grazie a loro, grazie alla gente che lavora per la gente, per la semplicità, per rendere il nostro Paese più bello e libero. Carissimi alpini, dobbiamo andare avanti senza paura anche se la burocrazia ci mette qualche volta i bastoni tra le ruote, come sta succedendo nei paesi  colpiti negli ultimi anni dal terremoto. Ci dicono tutto a posto, ma non è così,  la gente è ancora in strada; per questo dobbiamo mettere il nostro cuore e il nostro essere alpini. Trovo disdicevole impiegare cinque mesi per risistemare una stalla  di un allevatore e sì, che abbiamo i soldi, ma tutto è fermo. Il ringraziamento più bello è stato quello dei bambini della scuola materna e a loro va il nostro grazie, non alle istituzioni centrali presenti solo per circostanza. Grazie al gruppo Aprica e a voi che ci accogliete a braccia aperte - ha concluso  Magni - Dobbiamo andare avanti per rimettere il servizio di leva per educare il nostro futuro, le nuove generazioni al rispetto dell'ambiente e della patria. L'ottantesimo di oggi è per riconfermare tutti quei valori che ci sono stati trasmessi dai nostri veci, morti in guerra».

Al termine pranzo e festa per tutti presso la sede di piazza della Vittoria, grazie al lavoro di numerosi volontari.

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