SPAZIO AI LETTORI LUMINARIE: BOTTA E RISPOSTA TRA NICOLI E DE CAPITANI
Egr. Sindaco, buongiorno.
16/12 - La ringrazio per la pronta risposta nella quale ha ripercorso minuziosamente quanto avvenuto dal discorso pubblico del 6 novembre agli striscioni esposti in paese pochi giorni fa. Non si tratta di una mancata divulgazione delle informazioni da parte Sua che son state invece numerose (stampa locale, discorsi pubblici e striscioni "pubblicitari" ) ma di un diverso punto di vista su come aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. Il mio pensiero è semplice: non si potevano raccogliere gli stessi fondi con altri eventi come già fatto ? Purtroppo a questa domanda non ho trovato risposta nelle righe da Lei scritte ma, anzi mi sono sorti altri dubbi: 1) Lei scrive di "Aziende abitualmente coinvolte" intende gli 8 negozianti che cita o sono altre "realta' commerciali" che contribuiscono in aggiunta ai negozianti? 2) l'adesione dalle aziende che stanziano il 90% del budget delle luminarie che ha contattato prima del suo annuncio al pubblico del 6 novembre a quanti negozianti corrisponde? (Per assurdo basterebbe che un negoziante versasse circa 4.600 euro e solo lui corrisponderebbe solo lui al 90% del budget delle luminarie ) 3) suggerisco in caso non dovesse essere riutilizzabile l'albero colpito dalla tromba d'aria di utilizzare uno degli alberi simili presenti a pochi metri di distanza. La cosa chiara emersa dalla sua risposta è che purtroppo quest'anno lascerà al buio il Natale di 3.888 Cernuschesi che non hanno avuto modo di essere interpellati sull'argomento. La invito a prendersi l'impegno per il futuro di fare delle scelte maggiormente condivise con la popolazione che ha sempre risposto positivamente alle varie iniziative a scopo benefico. Ringrazio ancora una volta per la Sua attenzione. Fabio Nicoli LA REPLICA DEL SINDACO
14/12 Mi spiace constatare che, probabilmente per mia mancata divulgazione, non ha ricevuto tutte le informazioni necessarie per valutare questa scelta, concordata con la Giunta e con le Aziende che hanno sostenuto in questi anni il 90% del costo delle luminarie. Già durante le celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale del 6 novembre scorso, pochi giorni dopo l’ultima forte scossa del 30 ottobre, nel mio discorso istituzionale davanti al Monumento dei Caduti, avevo annunciato l’intenzione di devolvere le somme destinate alle luminarie natalizie a progetti di ricostruzione dei paesi colpiti dal terremoto. Nei giorni seguenti, questa intenzione fu ripresa anche dalla stampa locale, ho raccolto consensi da parte dei cittadini e delle associazioni che avevano ricevuto notizia di questa mia comunicazione. Sentite le Aziende abitualmente coinvolte ho ricevuto anche da loro incoraggiamento nel percorrere questa strada confermando inoltre un notevole incremento della somma messa a disposizione per sostenere il progetto. In data 10 novembre ricevo la telefonata dal Presidente della Protezione Civile di Casatenovo che mi spiega come, in collaborazione con altri Comuni del ns. territorio, stiano raccogliendo fondi per sostenere l’acquisto di due auto necessarie e richieste dai territori di Amandola e Montefortino, Comuni che hanno moltissime frazioni montane e dove sono necessari mezzi pick-up 4x4 per poterli raggiungere.
Mi è sembrato naturale dare riscontro a questa richiesta e ci siamo attivati per contribuire all’acquisto di questi mezzi. Anche le Consulte Cittadini coinvolte nelle manifestazioni natalizie hanno approvato l’iniziativa e abbiamo così formulato una diversa ambientazione natalizia per il paese. Ho chiesto al Sig. Arlati del CCCC di allestire il Presepe nella zona del Municipio e renderlo visibile anche dalle strade provinciali, alcuni commercianti hanno illuminato le siepi di Piazza della Vittoria, altri hanno fornito gli striscioni per comunicare ai cittadini il messaggio di solidarietà verso le popolazioni terremotate e altri hanno incrementato gli addobbi delle loro vetrine e negozi. Abitualmente sono solo 8 i negozi del paese che sostenevano una quota delle luminarie e finora non ho ricevuto lamentele. Certamente potrebbe essere che non si sentano di contestare una scelta benefica anche se sarebbe comunque gradito potersi confrontare su qualsiasi argomento... Le segnalo che nel mio primo anno di mandato non fu possibile illuminare il grande abete perché non erano stati raggiunti sufficienti finanziamenti dai privati. Quello era il periodo, anno 2011, dei grandi tagli di bilancio dove il Comune non poteva intervenire in proprio su queste voci di spesa. Dall’anno successivo ho operato con anticipo e cercato altre aziende, senza nascondere di aver coinvolto anche Sindaco ed Assessori per coprire il costo complessivo che si aggira sui 4.200 euro oltre iva. Infine l’ultima tromba d’aria della scorsa estate ha colpito inesorabilmente l’abete destinato all’albero di Natale, che è stato tagliato di buona parte della sua altezza risultando adesso tronco. Vedremo il prossimo anno se poterlo utilizzare ancora oppure trovare una pianta differente ma ben visibile e adeguata allo scopo. Non ho nulla contro le luminarie, anzi, concordo con Lei sulla magica atmosfera natalizia che riescono a creare in paese. Semplicemente quest’anno si sono verificati eventi disastrosi che non potevano lasciarci indifferenti. Anche negli ultimi due giorni sono continuate le scosse con epicentro a Macerata.... Domenica 18 dicembre, in occasione del Mercatino di Natale alle ore 15 sarà presente una delegazione della Protezione Civile di Casatenovo alla quale potrà chiedere tutte le informazioni che desidera sulla loro attività e sulla destinazione dei fondi raccolti. Mi auguro di essere stata sufficientemente esaustiva nel rispondere alla Sua lettera e di averLe meglio esplicitato la bontà della scelta. Resto in ogni caso a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione necessiti. Giovanna De Capitani LETTERA AL SINDACO DI CERNUSCO Cortese Sindaco, 13/12 - Le scrivo questa lettera aperta per esprimerle il dispiacere mio e della mia famiglia nello scoprire che quest'anno non ci sarà alcuna luminaria natalizia a Cernusco. E' difficile comprendere, non solo per i bambini, ma anche per noi adulti, le motivazioni di questa scelta. E' invece ormai chiaro dopo tutti i vari botta e risposta di cui abbiamo letto sui giornali che non si tratta di un problema di budget comunale (essendo tutti soldi donati dai commercianti cernuschesi) e neanche di aver deciso di devolvere aiuti alle popolazioni terremotate, fine nobile ma cosa già fatta negli eventi del nostro Paese (castello e alpini) e di certo ripetibile... Poi ci siamo ricordati del suo primo anno da sindaco, quando con le stesse motivazioni nobili (il sociale) non aveva illuminato l'albero, ma avevamo pensato che essendo nuova dell'incarico potesse aver avuto delle incertezze, ma a questo punto sorge il dubbio... non sarà sua intenzione usare come "scusa" questi nobili e incontestabili fini che nessuno osa mettere in discussione per non mettere le luminarie in paese? Parlando con persone più anziane di me che hanno vissuto la guerra da bambini ricordano che mai, neanche nei momenti più bui, la gente ha rinunciato a festeggiare il Natale perché è un momento dell'anno in cui lo spirito e l'amore delle persone si esprime attraverso la sua celebrazione, anche per superare le difficoltà che incontriamo. Ritengo inoltre che le mancate luminarie saranno una forte penalizzazione per le nostre attività commerciali perché senza di esse (albero compreso) Cernusco resterà invisibile ai loro occhi non richiamando l'attenzione dei (50.000???) potenziali clienti che ogni giorno attraversano l'incrocio semaforico.
Voglio comunque ringraziare tutti i commercianti e i Cernuschesi che, nonostante questo suo "DIKTAT", cercano di illuminare il paese a "spese proprie", mantenendolo "Vivo" in questo S. Natale che lei vuole "spegnere"!
Se cambierà idea (sarebbe ancora in tempo!), ne saremo lieti.
Grazie per la sua attenzione. Fabio Nicoli |
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