TOTO E PAVANATI REPLICANO AL SINDACO


«ECCO PERCHÉ SIAMO OFFESI E ARRABIATI...»

Il sindaco De Capitani si dimostra ancora una volta molto scorretta: utilizza il sito del Comune per rispondere alla minoranza che dissente dalle sue decisioni (sospensione delle luminarie) senza per altro pubblicare la lettera cui risponde!

Alla faccia della democrazia! forse ha dimenticato il senso della parola:

“democrazia: forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico.” (Fonte Treccani)

Noi di IFNC abbiamo motivato le ragioni per cui riteniamo possibile aiutare i terremotati e nel contempo mantenere le luminarie natalizie a Cernusco, ci perdoni l’Amministrazione se per “rispetto” non abbiamo indicato in che modo bisogna operare sul bilancio per utilizzare l’avanzo, ma se serve possiamo dare qualche suggerimento, basta chiedere.

Non essendo le luminarie in carico al Comune come ha ben specificato il sindaco non vedo perché  debba essere il sindaco a decidere se addobbare o meno il paese. Ricordo che nel nostro Comune ci sono circa 50 associazioni a cui si può senza dubbio delegare la raccolta fondi, senza impegnare l’Amministrazione che ritengo si debba concentrare su problemi ben più urgenti (vedi la sicurezza) che negli ultimi cinque anni ha trascurato.

Trovo offensiva l’affermazione “irrisoria rinuncia” fatta nei mie confronti e in quelli dei consiglieri Gerardo Biella e Valentina Pavanati con i quali abbiamo deciso di donare per primi il gettone di presenza del CC del 7/9 a favore dei terremotati e chiedendo che tutto il Consiglio seguisse l’esempio, ma ovviamente non lo ha fatto.

Voglio sottolineare che ogni donazione è degna di plauso, soprattutto quando fatta di tasca propria e non con i soldi delle aziende o dei commercianti (tra l’altro senza dare loro la possibilità di scegliere). Caro sindaco NON basta mettere il patrocinio del Comune = € 0,00 per dire “l’Amministrazione ha collaborato al raggiungimento della somma...”, quelli sono soldi dei cernuschesi!

Faccio notare inoltre al nostro sindaco, (forse un po' distratta o male informata) che sostiene che io Gennaro Toto non partecipi alle iniziative pro-zone terremotate, che ero presente con famiglia,  amici e buona parte del gruppo di IFNC alla Amatriciana degli Alpini, lei dov’era? O conta solo quella del Castello?

 Concludo dicendo che sarebbe bastato fare una semplice riunione informativa (come mi dicono si faceva in passato) coinvolgendo consiglieri, commercianti, delegati delle associazioni ecc. per valutare se vi era condivisione di intenti, ma è evidente che la collaborazione non è nello stile di questa Amministrazione e del sindaco, vista la frase: ”non devo chiedere parere ad alcuno, se non confrontarmi con la Giunta come avvenuto”.

Noi ribadiamo la nostra funzione di controllo e ci facciamo portavoce della gente che incontriamo per strada, a scuola e nelle poche attività commerciali rimaste. A mio modesto parere è opportuno che un sindaco di un paese cosi piccolo sia un po' più “presente” tra la gente e non solo negli uffici comunali.

 

PS Sarebbe corretto e auspicabile che il comunicato di IFNC e l’attuale contro risposta fossero pubblicati entrambi sull’informatore comunale quantomeno per garantire il diritto di replica.

Grazie!

Gennaro Toto

Capogruppo di Identità e Futuro Nostro Cernusco

 

A Toto ha fatto eco la consigliera Pavanati (a destra nella foto, ndr) che ci ha inviato la seguente dichiarazione: «All’affermazione del sindaco di non aver partecipato agli eventi pro terremotati, rispondo, per quanto mi riguarda, che in occasione di tali eventi ero impegnata su altri fronti di volontariato non meno nobili (Croce Bianca). Inoltre, sono dispiaciuta del fatto che il mio gettone di consigliere sia definito irrisorio perché, non avendo altre risorse economiche, a differenza di altri personaggi pubblici evidentemente ben retribuiti, rappresenta una piccola/grande rinuncia. A tal proposito suggerisco, per chi avesse tempo e voglia, la lettura del passo del Vangelo di Marco 12, 41-44».


LA REPLICA DEL SINDACO SU VIVICERNUSCO*

Ritengo necessario informare con alcune precisazioni i Cittadini, dopo quanto scritto dal Consigliere Gennaro Toto in merito alle luminarie natalizie, sostituite quest’anno da una raccolta fondi a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia.

·         I costi delle luminarie natalizie, da quanto ricopro il ruolo di Sindaco di Cernusco Lombardone, non hanno mai toccato il bilancio comunale ma sono sempre state allestite grazie a contributi privati, anche di alcuni Amministratori, per coprire l’importo necessario che lo scorso anno è stato pari a € 4.200.= oltre iva 22%

·         Tali contributi vengono di anno in anno erogati liberamente per tale scopo da alcune aziende del territorio e da alcuni commercianti con il solo fine di contribuire ad abbellire il paese nel periodo di Natale.

·         Le aziende abitualmente coinvolte, hanno dimostrato pieno accordo sulla proposta, in alcuni casi triplicando inaspettatamente il consueto contributo per finalizzarlo alle popolazioni colpite dal sisma.

·         Quando agisco direttamente e personalmente, anche da un punto di vista economico, nella promozione di iniziative e manifestazioni ludico/culturali dedicate all’interesse del paese che mi onoro di rappresentare, non devo chiedere parere ad alcuno, se non confrontarmi con la Giunta come avvenuto.

·         L’Amministrazione Comunale e i componenti di alcune Consulte hanno collaborato operativamente nelle numerose iniziative di raccolta fondi pro-zone terremotate. Non ultimo il raggiungimento dell’importo necessario all’acquisto di una nuova auto da donare alla Croce Rossa – Regione Umbria, che verrà presentata e benedetta da Don Alfredo in occasione della processione dell’8 dicembre p.v.

·         In collaborazione con alcune associazioni e volontari, in particolare ringrazio l’associazione CCCC ed il Sig. Samuele Arlati, sono state organizzate iniziative e promossi semplici allestimenti natalizi che manterranno viva l’atmosfera di festa.

Non ritengo proprio opportuno fare della propaganda politica alle spalle di tali gravi situazioni. Mi piacerebbe che i consiglieri quali Gennaro Toto, avessero dato per primi l’esempio occupandosi di partecipare alle varie iniziative di solidarietà per spiegare e motivare eventuali scelte, astenendosi magari di pubblicizzare la irrisoria rinuncia al gettone di Consigliere.

Dopo aver visto le condizioni di tante famiglie, così duramente colpite e di tanti allevatori che non possono spostare la loro attività residua, è stato naturale decidere di rinunciare alle luminarie natalizie per veicolare gli importi abitualmente raccolti sulle necessità urgenti della Protezione Civile che sta portando continui soccorsi sul posto. I nostri bambini, se informati e coinvolti, sono perfettamente in grado di capire i motivi di tale rinuncia come hanno più volte dimostrato con maggiore sensibilità e solidarietà di noi adulti.

Credo sia indispensabile per tutti i consiglieri comunali, in particolare per un Capogruppo, informarsi e studiare le regole del bilancio del Comune così da evitare affermazioni superficiali quali “l’Amministrazione comunale ha in cassa importi significativi...” che banalizzano la rigida gestione dei servizi finanziari soggetti al rispetto delle normative vigenti, facendo supporre una non accurata osservanza delle regole che disciplinano la gestione del bilancio comunale. Dopo quasi sei mesi dalle elezioni mi aspettavo una maggiore competenza e serietà nel disquisire su tali temi da parte di chi deve rappresentare una quota importante di elettori.

Il sindaco G. De Capitani

* testo inviatoci dal capogruppo di minoranza stesso


TOTO SUL NO ALLE LUMINARIE NATALIZIE

«SI POTEVA RISPARMIARE DIVERSAMENTE»

Cari concittadini,

noi di Identità e futuro Nostro Cernusco prendiamo le distanze dalla decisione del sindaco Giovanna De Capitani di non addobbare il paese con le luminarie di Natale, seppure condivisibile la motivazione.

Non ci sembra il caso di “chiederci” di rinunciare alle nostre tradizioni che rendono “caldo e festoso” il Natale e che soprattutto riempiono di gioia i cuori dei nostri bambini.

L’Amministrazione comunale ha in cassa importi significativi che gli permettono di “donare” la stessa cifra senza necessariamente dover rinunciare ai simboli della tradizione. Il Sindaco non ha chiesto nessun parere in merito, agendo di sua personale iniziativa, ma siamo certi che seppur le intenzioni che hanno portato a questa decisione erano e sono buone sarebbe stato opportuno prendere in considerazione l’opinione di tutti i cernuschesi e non imporre la propria idea.

Il Comune, il sindaco e l’Amministrazione sono al servizio dei cittadini, quindi devono incentivare la partecipazione, interagire con la cittadinanza e non prendere decisioni a maggioranza, senza tener conto dell’opinione pubblica.

Giusto sarebbe stato portare in Consiglio comunale una proposta di donazione che il nostro gruppo avrebbe sicuramente approvato.

In tutte le situazioni in cui c’è stato bisogno di aiutare chi era ed è in difficoltà, i cernuschesi si sono sempre distinti nel dare il loro contributo con donazioni spontanee o con eventi organizzati per la raccolta fondi, come di recente abbiamo visto fare all’associazione degli Alpini e alla Croce Rossa.

Perché non ripetere un modello di raccolta fondi ben riuscito?I commercianti sono tutti d’accordo?

 

 

il capogruppo Gennaro Toto

 

 

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